INTRODUZIONE
Il corso di aggiornamento prevede 2 incontri a base laboratoriale che hanno come nucleo centrale la comunicazione teatrale di un evento in un contesto educativo. Il lavoro è estremamente operativo, improntato sulle dinamiche di una pedagogia attiva e aperto alla messa in dialogo di risposte creative. Il teatro parte dal corpo e dall’incontro che esso ha con una serie di elementi (voce, movimento, azione, ritmo ecc.). Lo sviluppo delle capacità armoniche di un corpo ha bisogno di un avvicendamento di esperienze diverse (fisiche, emotive, razionali, relazionali…) nella fase creativa, per cui quando si vuole arrivare a raccontare una storia si parte sempre per un viaggio, un viaggio alla scoperta e all’esplorazione delle emozioni. Il mondo del bambino, così come quello dell’adolescente, ha bisogno di uno spazio dove l’esperienza possa essere vissuta in maniera totale.
LA METODOLOGIA
La tipologia del lavoro consiste in una destrutturazione di un modo di pensare il teatro della scuola e dei bambini/ragazzi per creare o ribadire una metodologia attiva della drammatizzazione impostata in un contesto educativo anche e soprattutto intracurriculare, poiché solo attraverso una trasversalità di approcci e linguaggi all’interno della didattica quotidiana si ottengono risultati pedagogici soddisfacenti e, dunque, una reale ricaduta educativa. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. La progettualità, dunque, si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un’appropriata regia pedagogica. La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La pedagogia teatrale proposta in relazione all’attività didattico-educativa si può così sintetizzare:
- il vissuto come prodromo dell’esperienza e input della creazione.
- la scoperta come possibilità di espressione.
- il locus come ricerca di espressività nella percezione spaziale
- la relazione come interazione con elementi (corpi e/o oggetti) dello spazio
- la comunicazione come momento finale del percorso.
GLI OBIETTIVI
- Formare e aggiornare insegnanti nelle strategie del Teatro in ambito educativo per attività scolastiche fornendo competenze e conoscenze riguardanti la rappresentazione e le sue dinamiche
- Incrementare il concetto di teatro come mezzo di comunicazione
- Acquisire orientamenti pratici e riferimenti teorici psico – pedagogici per l’uso educativo del teatro.
L’insegnante dovrà acquisire capacità operative riguardanti l’educazione teatrale nei suoi aspetti più specifici quali:
- L’attività ludica,
- L’utilizzo di tecniche per stimolare la creatività,
- La costruzione di azioni sceniche in ambito educativo con l’impiego di diversi mezzi espressivi,
- La scelta e l’uso dei testi.
LE STRATEGIE
Le attività che afferiscono al teatro educazione sono naturalmente predisposte ad essere integrate alle attività curricolari di ogni ordine scolastico come metodologie trasversali alla didattica dagli anni ’70 e il Ministero dell’Istruzione ne evidenzia l’utilità (Linee Guida dell’allora MIUR-2016), sottolineando il potenziale comunicativo delle pratiche teatrali al servizio della scuola per accogliere, stimolare, accompagnare, sostenere e canalizzare le tante risorse espressive dei bambini e per continuare a formare in maniera permanente gli insegnanti che contribuiscono alla crescita educativa e didattica degli alunni. Durante gli incontri condotti dai formatori AGITA verranno alternati momenti di attività pratiche, momenti di ascolto dell’altro e di rispecchiamento e di confronto con la figura del formatore. In particolare, le attività pratiche si struttureranno in:
IL GIOCO E IL MOVIMENTO
È una fase d’inventio, dove il corpo ha bisogno di una socializzazione con sé stesso, ha bisogno di ricreare e ricercare il suo spazio d’azione.
TENUTA DI SCENA
Il corpo appreso tiene la scena, la scena della sua vita, alla ricerca di un modo personale di agire e di far agire.
LA COMUNICAZIONE E I SUOI ELEMENTI
Tutto ciò che viene appreso, agito e espresso dal corpo diventa comunicazione. La parola è solo uno degli elementi comunicativi, esistono ulteriori luoghi di formazione comunicativa.
IL TOPOS DRAMMATURGICO
È il luogo dell’ideale, dove le emozioni si possono trasformare in comportamenti autenticamente veri, cioè dove è permesso di essere veri solo nella finzione teatrale, dove si acquisisce un possesso dell’emozione da narrare, da esprimere e da comunicare totale, un luogo dove tutti possono affermare: “io ho…”.
LA MESSINSCENA
È la testimonianza, è la prova del lavoro svolto; non ha nulla di teatrale (nel senso comune del termine), poiché è la foce naturale delle emozioni, delle sensazioni, dei comportamenti, delle reazioni che il corpo, nel suo insieme (voce, testa, movimento, azione), ha avuto nel suo percorso.
PROGRAMMA
Durante il corso di formazione si toccheranno i seguenti argomenti:
- IL TEATRO COME LINGUAGGIO – Lo spazio, il corpo, il gioco nella relazione educativa
- IL TEATRO COME ESPRESSIONE – Strumenti e vie d’accesso al racconto di sé
- IL TEATRO COME COMUNICAZIONE – Le strategie drammaturgiche per una comunicazione autentica di sé, trovare verità nella finzione, andare oltre la parola
- IL TEATRO COME COMUNITA’ – Il ruolo del docente, la regia pedagogica, come costruire ambienti d’apprendimento attraverso il linguaggio teatrale.
Formatori:
Cristina MORRA: Operatrice teatrale in ambito socio-educativo. Nata a Cremona nel 1996, conduce i suoi studi universitari tra Pisa, Roma e Napoli (dove attualmente vive). Si specializza nel corso di laurea magistrale Teatro, Cinema, Danza e Arti digitali all’università La Sapienza e attraverso un master in Formazione teatrale in ambito sociale. Agli studi accademici affianca un approfondimento pratico della materia teatrale, frequentando il Laboratorio di Ricerca Permanente del Teatro Elicantropo a Napoli e, collateralmente, workshop e seminari di recitazione e drammaturgia con maestri della scena nazionale. Conduce laboratori teatrali che coniugano il fare e il vedere, il vedersi e il farsi teatro.
Peppe COPPOLA: Operatore socio teatrale e operatore per l’infanzia. Nato a Vico Equense (NA) nel 1986 sin da bambino si appassiona al teatro in ambito educativo e rieducativo, soprattutto per la fascia della prima infanzia. Laureato in Pedagogia si occupa di percorsi teatrali e percorsi di avvicinamento alla lettura per scuole, teatri e comunità della città metropolitana di Napoli. Membro dell’associazione Agita per conto della quale si occupa di seguire diverse rassegne nazionali di teatro della scuola, è responsabile di IDEA (International Drama Theatre Education Association) si occupa della gestione dei progetti europei Erasmus plus.
AGITA è un’associazione costituitasi legalmente nel 1994, con l’obiettivo di promuovere la cultura teatrale-artistica nella Scuola e nel Sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva – e non solo degli addetti ai lavori – verso un fenomeno diffuso nel nostro paese e di estremo interesse. Alcuni suoi soci ebbero un ruolo non secondario nella redazione del protocollo d’intesa siglato nel settembre del 1995 dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dall’ETI (Ente Teatrale Italiano): un documento che finalmente conferì dignità all’attività del teatro nella scuola, una realtà che, fino a quel momento, aveva vissuto in una sorta di clandestinità. Un nuovo protocollo d’intesa, stipulato nel dicembre 2006 fra i medesimi enti per il rilancio del teatro della scuola, è stato sottoscritto anche da AGITA, nel ruolo di consulente riconosciuto e qualificato. La manifestazione nazionale “Palcoscenico del teatro della scuola” ne è stato il risultato visibile, con le edizioni di Viterbo 2007 ed Assisi 2009. Agita è tra i firmatari del Protocollo d’intesa 2012/2015 “per la realizzazione di iniziative volte alla promozione e valorizzazione del linguaggio teatrale nelle scuola e per la realizzazione della Giornata Mondiale del teatro” (Miur, Mibac, Agiscuola, Fita, Uilt, Isicult). Dal 2012, AGITA coordina Ra.Re. – Rete nazionale delle Rassegne di Teatro della Scuola e della Comunità –, un progetto che riunisce associazioni, enti pubblici e privati, professionisti intorno al Teatro Educazione. Questi soggetti realizzano gli obiettivi di una pratica della “buona scuola” e della formazione di una società civile consapevole e partecipe. Con RA.RE., AGITA persegue l’unità del FARE e del VEDERE per quanto riguarda la formazione, la produzione e la ricerca teatrale rivolte alle giovani generazioni e ai cittadini di ogni età.
AGITA è un interlocutore privilegiato delle istituzioni pubbliche per tutto quanto attiene alla promozione del teatro nella scuola, nei suoi diversi e complementari aspetti di educazione alla visione e di promozione della pratica del laboratorio teatrale, nelle sue implicazioni artistiche e pedagogiche, tra loro integrate.
AGITA è un centro di studi, di ricerche e di documentazione sul teatro della scuola e del sociale, che offre la propria consulenza a chiunque, pubblico o privato, sia interessato alla progettazione, alla formazione, all’aggiornamento nell’ambito del teatro in educazione.
AGITA è un punto di riferimento per insegnanti, animatori, operatori teatrali, studenti, artisti, educatori, organizzatori, mediatori culturali, amministratori pubblici, interessati ad un collegamento nazionale tra le esperienze, le iniziative, le rassegne teatrali, le manifestazioni; ad un confronto su temi, percorsi e metodologie artistiche e formative.
AGITA, sensibile alla dimensione internazionale, aderisce a IDEA (International Drama/ Theatre Education Association), una federazione costituitasi nel 1992 a Porto, e in tale sede, come qualificato portavoce della qualità e della storia delle esperienze italiane, sostiene e promuove quella che è venuta consolidandosi come l’idea latina del teatro educativo, basata sull’integrazione di competenze pedagogiche e teatrali.
AGITA si sostiene con le quote associative, con la consulenza su progetti per enti pubblici e privati, con le sponsorizzazioni.