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Il Mago del grano 

Genere:

Teatro di narrazione, Drammaturgia Contemporanea

Destinatari:

adulti e famiglie

19 Gennaio 2024 ore 21.00

Teatro La piazzetta | Magione (Pg)

20 Gennaio 2024 ore 18.30

Back to Back Theatre Lab  | Perugia

di e con Nathalie Mentha

drammaturgia: Pino di Buduo e Irene Rossi

Produzione: Teatro Potlach – Fara Sabina (Ri)

Spettacolo sulla vita e lo studio dell’agronomo Nazareno Strampelli, che da un piccolo paese delle Marche approdò all’inizio del secolo scorso nella piana di Rieti, dove si dedicò, con la moglie Carlotta, alla creazione di una nuova tipologia di grano resistente alle intemperie e alle malattie. Uno spettacolo per tutto il pubblico, dedicato a questo grande studioso che molti anni prima della così detta “Rivoluzione Verde”, riuscì a creare dei grani nuovi e più forti, incrociando tra loro le diverse specie.
L’attrice Nathalie Mentha interpreta i vari personaggi della storia: Nazareno bambino e poi adulto; il contadino che gli insegna i segreti del grano; la moglie Carlotta che fu anche la sua fedele assistente.

Formiche 

Genere:

Teatro d’attore, Drammaturgia Contemporanea

Destinatari:

adulti

Testo vincitore Premio Linguaggi Creativi

17 Febbraio 2024 ore 21.00

Teatro La piazzetta | Magione (Pg)

18 Febbraio 2024 ore 18.30

Back to Back Theatre Lab  | Perugia

Scritto e diretto da Saverio Tavano

con Alessio Bonaffino e Francesco Gallelli

Produzione: Teatro del Carro/Nastro di Möbius –  Squillace (Cz) 

Due uomini decidono di isolarsi per sempre dal mondo, come Hikkikomori condividono un unico luogo.  Nonostante la precarietà, nonostante la solitudine rimangono uniti, mentre le formiche invadono quello spazio coprendolo fino all’orlo, come un cesso per il quale acqua più non ce n’è.
Una wunderkammer dell’anima, vuota dove la consapevolezza sembra aver preso una deriva, la solitudine ha innescato un conflitto tra il singolo e l’altro, se stesso, il niente.
Brecht diceva: “Dipingendo la guerra, si evita la furia che terrorizza tutto, e ci si limita.” Prende come esempio Breughel in La folle Margherita, in cui rappresentando una domestica nella sua indigenza e nella sua limitatezza, trasferisce un senso del terrore più acuto, arrivando con maggior potenza alla coscienza e all’interiorità

Stasera mi vesto di…Blues

Genere:

Teatro d’attore, Musica dal vivo

Destinatari:

Adulti

03 Febbraio 2024 ore 21.00

QUI | Perugia 

di e con 

Mirco Bonucci (Chitarra e Voce)

Maurizio Modesti (voce recitante)

L’espressione “to have the blue devil” allude ad uno stato mentale malinconico. Non si tratta di quella malinconia che provi quando porti a far ìdemolire l’auto con la quale hai preso la patente. Questa malinconia, affonda le radici nell’animo umano di coloro che hanno vissuto l’oppressione della schiavitù, abusati, soggiogati, sradicati dalla propria terra e dalle proprie famiglie. Tutto questo è contenuto e ha dato vita alla parola “blues” “Anch’io canto l’America, io sono il fratello più scuro, mi mandano a mangiare  in cucina quando viene gente, ma io rido, e mangio bene, e divento forte…” L.H. Questo spettacolo è uni viaggio nel “profondo Blues” dove musica e le parole di Langston Hughes si compenetrano e lo spettatore lasciandosi guidare può vagabondare languidamente fino alle radici lontane di questo straordinario genere musicale

Tutto è cominciato con le calze

Genere:

Teatro d’attore

Destinatari:

Adulti

10 Febbraio 2024 ore 21.00

repliche traordinarie

10 Febbraio 2024 ore 18,15

11 Febbraio 2024 ore 21.30

QUI | Perugia

di Antonella Giacon

con Federica Bracarda

Regia: Carla Gariazzo

Musiche originali: Carlo Filippo Buonaurio

 

Produzione Qui

Fare uno spettacolo, mettere in scena un racconto, un libro, ma anche un testo scritto per le scene è sempre tradire. Tradire nel suo significato etimologico dal latino tradére, dare oltre, al di là…Mi piace pensare che in teatro, tutto, vada oltre, al di là, che prenda significati altri che spesso l’autore, l’autrice in questo caso, non aveva pensato. In teatro la parola si fa carne e azione. Prende forma, si muove. Diviene esperienza per l’attore, per l’attrice in questo caso, esperienza viva per lo spettatore quando l’incontro tra le parti è sincero, è dialogo emotivo ed intellettuale. Lo spettatore nell’apparente passività è, se la magia avviene, parte vibrante del dialogo. In questo senso, prendendo in mano questo racconto, ho avuto la netta percezione di un possibile tradimento positivo. Mi sono divertita nel leggerlo, anche qui nel senso latino di andare altrove, divergere, l’ho visto mentre lo leggevo ed il personaggio è diventato nella mia visione persona, attrice: Federica Bracarda. Federica è quel tipo di attrice che non sa mentire in scena, sa fingere (nel senso poetico di creare) ma non mente: è. Ciò che sente e pensa è chiaro limpido senza sotterfugi, si lascia guidare senza passività, entra in ciò che fa senza mostrare, vive in scena con naturalezza ed intelligenza. Questo racconto dalle sfumature amare ed ironiche, al tempo stesso, sembra cucito addosso a lei, come un vestito su misura. La bella musica originale di Carlo Filippo Buonaurio gioca su un tema unico e si fa quasi
colonna sonora trasformandosi e tingendosi del momento emotivo che il personaggio sta vivendo di volta in volta.
La parola veloce e raffinata di Antonella Giacon, si inerpica, nella mia visione scenica, in piccole acrobazie del recitare, sia verbale che fisico, in un ambiente perturbante e sottilmente insinuante. Non è che per caso siamo tutti un po’ razzisti? un po’ paurosi rispetto alla diversità? e la nostra apparente disponibilità non è che sia il nascondere una diffidenza meschina, viscida e calcolatrice?

Tu Computer

atto poetico elettronico

Genere:

Teatro d’attore, installazioni video

Destinatari:

Adulti

24 Febbraio 2024 ore 21.00

QUI | Perugia

Testi originali e canzoni: Claudia Fofi

Musiche originali: Angelo Benedetti

Video: Luca Franceschini

Foto di scena: Andrea Cancellotti

produzione: Associazione Umbria in voce

“Tu computer” è un atto poetico elettronico con Claudia Fofi, voce recitante e autrice dei testi e delle canzoni, musica elettronica originale di Angelo Benedetti e video di Luca Franceschini. Una tessitura di parole e suoni che propone, nella forma del dialogo con il computer, qui alter ego della voce recitante, una chiave di lettura possibile sul grande tema dell’intelligenza artificiale, questione attuale dalle infinite diramazioni filosofiche, etiche, sociali, politiche, economiche, ecologiche, scientifiche, poetiche. Sul profondo disorientamento ironico e malinconico dei testi di Claudia Fofi si muove come co-protagonista la musica di Angelo Benedetti, composta a partire da rielaborazioni della stessa voce dell’autrice. La setssa si è avvalsa di diversi contributi, nella stesura del testo, dalle riflessioni di Laurie Anderson sull’utilità dell’AI nell’arte ai primi esperimenti poetici con il computer di Nanni Balestrini, dal progetto PoAItry al filosofo Byong-chul Han.

La ricotta

Genere:

Teatro d’attore

Destinatari:

Adulti

02 marzo 2024 ore 21.00

QUI | Perugia

di e con Nicola Falocci

Occhio esterno: Carla Gariazzo

Foto di scena: Marco Trabalza

produzione: Qui – Sarabanda Teatro 

Il testo dello spettacolo “La ricotta” è frutto di una scrittura originale di Nicola Falocci, a partire da un’idea di sceneggiatura elaborata da Pasolini l’anno precedente alla realizzazione del film omonimo, integrata con alcuni materiali tagliati dalla versione originaria del film (recuperati attraverso gli atti del processo per vilipendio che costò 4 mesi di carcere a Pasolini ed altri documenti dell'epoca), nonché da alcune riflessioni personali dell’autore. Lo spettacolo è impostato in forma di monologo, in cui l’attore in scena interpreta i vari personaggi e le surreali situazioni vissute da Stracci e dagli altri componenti della troupe durante la lavorazione del “film nel film”. Il filo rosso dello spettacolo è quello della "fame" e della ricerca di cibo, colossale ed inaccettabile contraddizione delle società consumistiche contemporanee, in cui la povertà viene troppo spesso stigmatizzata e derisa, come accade a Stracci protagonista delle vicende raccontate nello spettacolo.

Voglio divertirmi a correre

Genere:

Teatro di narrazione, musica dal vivo

Destinatari:

Adulti

09 marzo 2024 ore 21.00

QUI | Perugia

di e con Emanuela Faraglia

e con Nicol Martini (voce) e Rachele Spingola (arpa)

Consulenza alla narrazione: Fausto Marchini

produzione: Collettivo P – Micro Teatro Terra Marique APS

“Voglio divertirmi a correre” comincia come una fiaba. Si tratta della storia di Marco cavallo, un grande cavallo azzurro di cartapesta costruito nel 1972 nel corso di un laboratorio artistico, dagli internati del manicomio di San Giovanni in Trieste, al tempo diretto da Franco Basaglia. Si scopre subito che non si tratta, purtroppo, di una fiaba bensì di una commovente storia vera, raccontata direttamente attraverso le voci dei protagonisti: Bruno, Regina, Tinta, Neva e tanti altri. La storia nasce da questo evento il quale fu essenziale per l’ottenimento della legge Basaglia, nel 1978. La lotta per arrivare alla legge si interseca con le lotte di rivendicazione sociale dell’epoca e con le battaglie condotte dagli altri ospedali psichiatrici. In questo modo questa storia diventa non solo la storia di una lotta ma anche di tutte le altre lotte. Nella narrazione sono infatti inseriti i canti popolari che volavano oltre le mura del manicomio, delle fabbriche e si inserivano nello spirito del tempo, attraverso un lavoro di ricerca e selezione dei testi più significativi condotto dalle interpreti. Dal punto di vista musicale la narrazione ha aggiunto anche le poesie prodotte dai degenti dell’ospedale psichiatrico e depositate all’interno della pancia del cavallo, opportunamente musicate, come simbolo di tutte le loro aspettative, sogni, desideri. Le loro parole e creazioni mantengono purezza, istintività… e trovare la melodia adatta a cui accostarle è stato facile in quanto già avevano in sè la loro musica. Cantavano già da sole, sono state solo spinte e sostenute attraverso voci e strumenti. Il destriero azzurro di cartapesta diventa quindi il più autentico simbolo dei matti e della loro battaglia per la libertà.

Leggera

Genere:

Teatro d’attore

Destinatari:

Adulti e adolescenti

In occasione della “Giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

16 marzo 2024 ore 21.00

QUI | Perugia

scritto e diretto da Claudio Massimo Paternò

con Caterina Luciani Messinis

 

produzione: Micro Teatro Terra Marique APS

“Mamma sei morbida, calda e profumata, mamma…

Voglio stare sempre abbracciata a te…” In uno spazio bianco, spoglio, con pochi oggetti essenziali ed evocativi, alcune luci proiettano immense ombre sulle pareti candide e una persona, sola, racconta il dramma che vive in se stessa, nelle sue prigioni fisiche e mentali. “Leggera” descrive la fame, non solo quella materiale ma anche la fame di affetti, di comunicazione, di sensazioni. Un bisogno che la protagonista tenta di compensare in un perpetuo aggrovigliarsi nel proprio labirinto fatto di piccoli gesti ossessivo-compulsivi, nel controllo di ogni particolare, nellaricerca costante della perfezione. Lo spettacolo testimonia un momento della vita di una giovane donna, attraverso una narrazione indiretta, composta da frasi sconnesse e ripetitive, da immagini potenti e da una intensa carica emotiva.

Trasparente

Genere:

Performance

Destinatari:

Adulti e adolescenti

In occasione della “Giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

17 marzo 2024 ore 18.30

QUI | Perugia

di e con Giulia Nardi

e con Emma Grace, Maria Stocchi

Trasparente è il mio libro autobiografico di brevi pensieri e illustrazioni sull’anoressia, curato graficamente da Matteo Fofi e pubblicato nel giugno 2022 con Foto Libri, una piccola casa editrice di Gubbio (Pg). Trasparente nasce dal profondo desiderio di dire alle persone che dall’anoressia si può guarire. Ho scelto le parole con estrema cura e le immagini sono nate da esperienze di vita concretamente vissute attraverso il corpo e l’arte. Ho scelto di non parlare di grasso, magro, ossa, cibo, ecc… perché credo fortemente che si parla troppo e male di disturbi alimentari in termini di magrezza o di grasso, quando non è solo una questione di peso e di cibo, ma è una questione di anima, di malattia della propria anima. Sono sicura che l’arte sia lo strumento migliore per parlarne, che la poesia e il disegno possano accompagnare le persone di tutte le età con delicatezza in questo racconto di buio e di luce. Per presentare questo progetto ho creato una performance poetica insieme alla musicista Emma Grace e alla poeta Maria Stocchi e con la partecipazione fondamentale della biologa nutrizionista Sara Boldreghini specializzata nei disturbi del comportamento alimentare. Dal libro ho sviluppato un percorso di arteterapia, partendo dalle mie illustrazioni ho realizzato dei laboratori dove le immagini e gli strumenti dell’arte possono aiutarci ad esprimere pensieri ed emozioni che altrimenti fanno fatica a venir fuori. Trasparente è un salto nella vita e il sogno che porto nel cuore è quello di poter trasmettere un messaggio di forza e speranza, perché da un disturbo alimentare si può guarire e perché anche dal dolore più profondo può nascere un fiore.La ferita a volte si può trasformare in un dono d’amore.

Tutto è cominciato con le calze

Genere:

Teatro d’attore

Destinatari:

Adulti

22 marzo 2024 ore 21.00

Teatro La piazzetta | P.zza Mengoni 6. – Magione

di Antonella Giacon

con Federica Bracarda

Regia: Carla Gariazzo

Musiche originali: Carlo Filippo Buonaurio

 

Produzione Qui

Fare uno spettacolo, mettere in scena un racconto, un libro, ma anche un testo scritto per le scene è sempre tradire. Tradire nel suo significato etimologico dal latino tradére, dare oltre, al di là…Mi piace pensare che in teatro, tutto, vada oltre, al di là, che prenda significati altri che spesso l’autore, l’autrice in questo caso, non aveva pensato. In teatro la parola si fa carne e azione. Prende forma, si muove. Diviene esperienza per l’attore, per l’attrice in questo caso, esperienza viva per lo spettatore quando l’incontro tra le parti è sincero, è dialogo emotivo ed intellettuale. Lo spettatore nell’apparente passività è, se la magia avviene, parte vibrante del dialogo. In questo senso, prendendo in mano questo racconto, ho avuto la netta percezione di un possibile tradimento positivo. Mi sono divertita nel leggerlo, anche qui nel senso latino di andare altrove, divergere, l’ho visto mentre lo leggevo ed il personaggio è diventato nella mia visione persona, attrice: Federica Bracarda. Federica è quel tipo di attrice che non sa mentire in scena, sa fingere (nel senso poetico di creare) ma non mente: è. Ciò che sente e pensa è chiaro limpido senza sotterfugi, si lascia guidare senza passività, entra in ciò che fa senza mostrare, vive in scena con naturalezza ed intelligenza. Questo racconto dalle sfumature amare ed ironiche, al tempo stesso, sembra cucito addosso a lei, come un vestito su misura. La bella musica originale di Carlo Filippo Buonaurio gioca su un tema unico e si fa quasi
colonna sonora trasformandosi e tingendosi del momento emotivo che il personaggio sta vivendo di volta in volta.
La parola veloce e raffinata di Antonella Giacon, si inerpica, nella mia visione scenica, in piccole acrobazie del recitare, sia verbale che fisico, in un ambiente perturbante e sottilmente insinuante. Non è che per caso siamo tutti un po’ razzisti? un po’ paurosi rispetto alla diversità? e la nostra apparente disponibilità non è che sia il nascondere una diffidenza meschina, viscida e calcolatrice?

Cassandra

Genere:

teatro d’attore, Drammaturgia contemporanea 

Destinatari:

Adulti

05 aprile 2024 ore 21.00 

Teatro La piazzetta| Magione (Pg)

06 aprile 2024 ore 21.00

Back to Back Theatre Lab | Perugia

con Alessandra D’Elia, Caterina Spadaro

Regia: Laura Angiulli

Contributi al testo: Enzo Moscato

interpretazione in canto: Caterina Pontrandolfo

musiche originali e drammaturgia del suono: Enrico Cocco, Angelo Benedetti

impianto scenico: Rosario Squillace

luci: Cesare Accetta

 

Produzione: Galleria Toledo – Napoli

Cassandra, la più bella tra le figlie di Priamo, amata da Apollo e, per non avere corrisposto al suo amore, dotata d’inascoltata capacità profetica. Forse la meno celebrata e più sfuggente immagine del grande affresco della Troia all’epilogo, che tuttavia -nel tramonto di un ciclo storico- s’impone sul suo popolo e sugli eventi per lucida capacità d’interpretare i fatti, e valutare l’esatta entità delle forze contrapposte. Essa si sottrae alla massa dolente della schiera al femminile che popola lo scenario offerto dall’ampia famiglia di Priamo; si afferma con inconsueta personalità in un ruolo che, a ben vedere, è innanzi tutto politico. Cassandra osserva lucidamente, penetra la verità dei suoi giorni mai piegata, più che altro furente, e va incontro allo spietato destino di schiava e vittima mentre Troia consuma tra le fiamme la sua dolente epopea.

Le danno voce Alessandra D’Elia e Caterina Spadaro, in equilibrata condivisione con la “rappresentazione in canto” di Caterina Pontrandolfo. Di significativa consistenza la presenza della sezione musicale affidata alla creazione di Enrico Cocco e Angelo Benedetti. Materiali straordinari sottratti a Eschilo e Euripide, ma anche a Licofrone, l’autore che proprio a questa immagine femminile dedicò l’ALESSANDRA “ un poemetto di esuberanza barocca, ricca di colori, dal lessico ricco e molteplice, che non esclude l’osceno, il volgare, il linguaggio da trivio, da bordello…”. Non meno significativi e pregnanti gli spunti raccolti dall’opera di Christa Wolf, e dal generoso contributo di Enzo Moscato, voce tra le più dense e toccanti della drammaturgia contemporanea.

Biglietteria

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L’Aviatore

Genere:

Teatro d’attore, Drammaturgia Contemporanea, Teatro per l’infanzia

Destinatari:

Bambini e famiglie

27 Novembre 2023 ore 17.30

Teatro La piazzetta | Magione (Pg)

di e con Michele Comite

scenografia di  Francesca Genetti

musiche originali Daniele Savoldi

Produzione: Clochart- Mori (Tn)

Un aviatore e un bambino si incontrano nel Sahara, dove l’uomo è atterrato col suo aereo in avaria. Tra loro nasce una grande amicizia, che spingerà l’aviatore a chiedere al giovane amico come sia arrivato laggiù. Il bambino misterioso è in realtà il Piccolo Principe. Dopo aver narrato il suo viaggio attraverso pianeti stravaganti dove ha incontrato personaggi bizzarri, il Piccolo Principe scomparirà nello stesso modo in cui è apparso. Un lavoro che si svolge attraverso diverse tecniche teatrali, dal teatro di figura a quello di narrazione, per un risultato di alta poesia performativa.

Il libro magico

Genere:

Teatro d’attore, Teatro per l’infanzia

Destinatari:

Bambini e famiglie

14 Gennaio 2024 ore 17.30

Teatro Bonucci | Colombella/ Perugia 

di. e con Carmine Barbato 

e con Simone Fabiani

scenografia: Roberto Foresta

Costumi: Isaura Bruni

Supervisione Artistica: Manuaele Morgese

Organizzazione: Odoardo Tomassi

musiche originali Daniele Savoldi

Produzione: Teatro Zeta – L’Aquila

Due fratellini in un pomeriggio come tanti si ritrovano a non avere più tablet e playstation con cui giocare;
dopo l’ennesimo litigio, infatti, hanno finito per romperli entrambi.
Fortunatamente c’è un’alternativa. Quale?
Abbandonato nella loro cameretta, giace un vecchio libro di favole che i due aprono senza troppe aspettative. Ma ecco che accade la magia e fa il suo ingresso un cantastorie un po’… particolare! I due bambini gli chiedono di raccontare la storia di Pinocchio, della Principessa sul pisello e di Pollicino, ma dopo troppo tempo trascorso rinchiuso in un libro polveroso, il Cantastorie ha la mente leggermente annebbiata. Che pasticci combinerà?
Una storia ricca di fraintendimenti, disguidi e bizzarre storie raccontate come mai prima d’ora!
Riuscirà il Cantastorie a ricordare le favole che hanno fatto sognare grandi e piccini?
Lo scoprirete…..

A Capofitto

Liberamente ispirato alle storie di Alice Cascherina di Gianni Rodari

Genere:

Teatro d’attore, Teatro di Figura,

Teatro per l’infanzia

Destinatari:

Bambini e famiglie

28 Gennaio 2024 ore 17.30

Teatro Bonucci | Colombella/ Perugia

di e con Stefania Umana e Silvia Grande

musiche originali: Nicola Maraja

Scenografia:Andrea Croci

Luci: Roberto De Leon

Produzione: Compagnia degli Accettella – Teatro Mongiovino – StraLunò – Roma

Due anziane signore, Erminia e Annunziata, cuciono insieme una coperta per il nipotino che sta per nascere. È il tempo dell’attesa e, dalla quotidianità delle loro azioni, si ritroveranno a vivere loro stesse le avventure che augurano al nipotino, in un gioco che le trasporterà dal mondo della realtà a quello della fantasia. Le due nonnine intraprenderanno, così, un viaggio nel profondo del mare per risalire e perdersi nel mondo delle fiabe e poi in quello di una notte buia illuminata solo dalla luce delle lucciole. Seguendo la tradizione del patchwork, che è l’arte del cucire raccontando, le due protagoniste, durante la preparazione della coperta, raccontano storie per lasciarle impresse nella stoffa così che, il loro, non sia solo un regalo materiale al nipotino, ma un augurio per una vita piena di stupore e di meraviglia.
Lo spettacolo si snoda attraverso le varie fasi della giornata (mattina, pomeriggio e sera) e della preparazione della coperta (scelta delle stoffe, taglio e cucito) e ciascuna azione porta le nonne a raccontare una storia fino a che la giornata volge al termine e la coperta è pronta.
Con l’arrivo della notte il mondo della fantasia e della realtà, non saranno più così separati e la coperta, illuminata dalle lucciole, diventerà il simbolo del “Paese delle Meraviglie” che non è poi così lontano dal mondo reale.
Lo spettacolo è stato ispirato dalla poetica di Gianni Rodari e le storie raccontate sono tratte da Alice Cascherina dal libro “Favole al telefono”. Sono favole che puntano lo sguardo sulla curiosità e la spontaneità attraverso la quale i bambini osservano il mondo che li circonda. La vista magica e originale che rivolgono alle cose e agli eventi li porta a cadervi dentro: “a capofitto”, appunto, consentendogli di scoprire ciò che è giusto o sbagliato riconoscendo le sfumature delle emozioni. Le avventure di Alice sono quelle di tutti i bambini, quelle che li conducono sempre un po’ più vicini al mondo e a se stessi, una caduta dopo l’altra.

Ritorno ad Itaca

Liberamente ispirato all’ Odissea

Teatro d’attore, Teatro di Figura,

Teatro per l’infanzia

Destinatari:

Bambini e famiglie

03 Marzo 2024 ore 17.30

Teatro La piazzetta | Magione (Pg)

con Lina della Rocca e Antonella De Francesco

Figure animate: Gemma Marotta

Produzione: Teatro Ridotto- Roma

Un suggestivo intreccio di musiche, racconti animati e giochi di ombre proiettate, narrano la celebre storia di uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all’opera del poeta Omero: l’odissea!
Un’ occasione per avvicinare bambini e bambine ad uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale che narra il viaggio di Odisseo, meglio conosciuto come Ulisse, re di Itaca, il quale dopo aver vinto la guerra di Troia, torna nella sua terra, Itaca, da suo figlio Telemaco e da sua moglie Penelope. In questo viaggio, ricco di personaggi mitici e fantastici, di lotte e di peripezie, ci riconosceremo viaggiatori perpetui noi tutti e tutte. E in fine, scopriremo che è l’amore a guidarci e ad illuminare il nostro cammino per raggiungere la meta.
Nella seconda parte, lo spettacolo prevede il coinvolgimento diretto degli stessi bambini spettatori, i quali vengono chiamati a reinterpretare alcune delle storie messe in scena attraverso una modalità laboratoriale e interattiva guidata dalle stesse attrici professioniste del Teatro Ridotto. 

Il gatto con gli stivali

Teatro di Figura

Destinatari:

Bambini e famiglie

24 Marzo 2024 ore 17.30

Teatro Bonucci | Colombella/Perugia

con Giancarlo Vulpes

Figure animate: Ada Mirabassi

Produzione: Tieffeu Teatro di Figura Umbro – Perugia

Fortunato chi si piglia per diritto di famiglia una pingue eredità!…Più felice, più contento,chi coll’opera e col talento ricco e grande si farà”. Si sa che il gatto della fiaba è la povera eredità che un mugnaio lascia a uno dei suoi figli. Una ben misera eredità, si può affermare; ma invece il micio è talmente scaltro e simpatico da far arricchire,“coll’opera e col talento”, il suo padrone e da fargli sposare la figlia del Re…Bellissima soddisfazione quella di ottenere qualcosa grazie ai propri meriti!

Al Mare

Genere:

teatro d’attore e teatro di figura

07 marzo 2024 ore 10.00 – Teatro Caporali | Panicale

09 aprile 2024 ore 9.30 – Teatro Comunale | Tuoro

16 aprile 2024 ore 10.00 – Sala Comunale | Piegaro

23 aprile 2024 ore 10.00 – Teatro Comunale | Paciano

13 maggio 2024 ore 10.00 – Sala Donna Olimpia | Alviano 

22 maggio 2024 ore 09.00 – Spazio Fabbrica | Lugnano in Teverina

27 maggio 2024 ore 09.00 – Arco della Pace | Guardea

11 giugno 2024 ore 10.00 – Teatro San Lorenzo | Ficulle

di e con Claudio M. Paternò

pupazzi e scene Ada Mirabassi

Produzione: MTTM Micro Teatro Terra Marique, Teatro di Figura Umbro

Il meraviglioso viaggio di una formica dalla sorgente di un fiume, che sgorga in montagna, vicino al suo formicaio, lungo tutto il corso di questa grande e trafficata via d’acqua, fino al mare. Lungo il percorso vivrà molte avventure, grandissime in confronto ad un animaletto piccolo come lei… Lo spettacolo, composto da scene e linguaggi ideati apposta per appassionare i più piccoli, permette ai bambini di avvicinarsi non solo alla pratica della comunicazione teatrale, ma anche alla tematica ecologica e alla descrizione del ciclo dell’acqua.

The wonderful journey of an ant from the source of a river, which springs up in the mountains near her anthill, along the entire course of this great and busy waterway to the sea. Along the way she will experience many adventures, very big in comparison to a small animal like her… The show, composed of scenes and language designed especially to fascinate the youngest children, allows children to approach not only the practice of theatrical communication, but also the ecological issue and the description of the water cycle.

Le merveilleux voyage d’une fourmi qui part de la source d’une rivière, qui jaillit dans les montagnes, près de sa fourmilière, le long de tout le cours de cette grande voie navigable, jusqu’à la mer. En chemin, vous vivrez de nombreuses aventures, énormes par rapport à un petit animal comme elle… Le spectacle, composé de scènes et de langages conçus pour passionner les plus petits, permet aux enfants de se rapprocher non seulement de la pratique de la communication théâtrale, mais aussi du thème écologique et de la description du cycle de l’eau.

Il giro del mondo atomico

Genere:

Teatro d’attore, d’ombra, illusionismo

04 marzo 2024 ore 11.30 – Aula Magna | Attigliano Umbro

05 marzo 2024 ore 9.30 – Teatro della Filarmonica | Corciano

19 marzo 2024 ore 10.00 – Auditorium Urbani | Passignano S.T.

16 aprile 2024 ore 11.30 – Sala polivalente | Pietrafitta

20 maggio 2024 ore 11.30 – Sala polivalente | Giove

22 maggio 2024 ore 11.30 – Spazio Fabbrica | Lugnano in Teverina

27 maggio 2024 ore 11.30 – Arco della Pace | Guardea

scritto e diretto da Claudio Massimo Paternò

con Rallaele Silvani, Ingrid Monacelli

Potrebbe la scienza essere magia? Un po’ sì. O forse è solo illusione… ? Alcuni esperimenti in effetti sembrano trucchi e alcuni trucchi, ripetuti mille volte con esattezza ‘matematica’, potrebbero celare dentro di sè il fascino di una materia scientifica ed esatta. Tra mistero e abilità si destreggia il fisico Raffaele Silvani, mago e prestigiatore, capace di affascinare con i suoi trucchi sia grandi che piccini, affascinandoli e portandoli ad addentrarsi nei meandri delle illusioni che crea. E, chissà, magari permettendo a tutti di tornare ad osservare il mondo con gli occhi affascinati di un bambino… almeno per un magico momento!

Could science be magic? It kind of is. Or perhaps it is just illusion… ? Some experiments actually look like tricks and some tricks, repeated a thousand times with ‘mathematical’ exactitude, might conceal within themselves the fascination of a scientific and exact matter. Between mystery and skill juggles the physicist Raffaele Silvani, magician and conjurer, capable of captivating both young and old with his tricks, fascinating them and leading them to delve into the meanders of the illusions he creates. And, who knows, maybe allowing everyone to go back to observing the world with the fascinated eyes of a child … at least for a magical moment!

La science pourrait-elle être magique ? Un peu oui. Ou peut-être est-ce juste une illusion… ? Certaines expériences semblent en effet être des tours et certains tours, répétés mille fois avec exactitude ‘mathématiques’, pourraient cacher en eux le charme d’une matière scientifique et exacte. Entre mystère et habileté, le physicien Raffaele Silvani, magicien et prestidigitateur, capable de fasciner avec ses tours, petits et grands, les fascinant et les amenant à pénétrer dans les méandres des illusions qu’il crée. Et, qui sait, peut-être permettre à tout le monde de revenir à observer le monde avec les yeux fascinés d’un enfant… au moins pour un moment magique!

Musicanti di Brema

Genere:

teatro d’attore

11 marzo 2024 ore 10.00 – Scuola Primaria | Cerqueto

22 aprile 2024 ore 11.00 – Teatro Caporali | Castiglione del Lago

Scritto e diretto da Fausto Marchini
con Emanuela Faraglia, Nicol Martini, Claudio Massimo Paternò

Chi non conosce la celebre fiaba classica dei Musicanti di Brema? Quattro anziani animali, un asino, un cane, un gatto e un gallo che, ormai giunti al tramonto della loro vita e non più funzionali per assolvere alla funzione che avevano egregiamente portato avanti in gioventù, decidono di scappare dai relativi padroni e di dirigersi a Brema, un luogo dove la vita sembra essere più libera e lieta e dove potranno dedicarsi a coltivare la loro vera vocazione ed ambizione: la musica! Lungo la strada gliene capitano di tutti i colori…

La versione classica viene un po’ rielaborata da Micro Teatro per attualizzare il messaggio originale della fiaba, rendere il linguaggio più apprezzabile dal giovane pubblico, inserire una coinvolgente canzone che l’intera sala non potrà dimenticare e arricchire l’allestimento con intelligenti trovate sceniche, come il gioco delle ombre cinesi. In questa versione, ecco apparire sulla scena: l’Asino CALUDIO che vuole essere un giocoliere… invece viene continuamente frainteso e picchiato; il Cane LAMPO che ama rincorrere il suo osso tutto il giorno… in fondo è il cane più veloce del mondo, la Gatta MIMMA che desidera solo partecipare a Masterchef con la sua ‘deliziosa’ Ratta-tuia… e il Gallo MARTIN che, pur essendo una banderuola, grazie alla fantasia diventa un abile interprete di piano bar … e la mattina dorme!

Ma che energia?!

Genere:

Teatro d’attore e d’oggetti

04 marzo 2024 ore 09.30 – Aula Magna | Attigliano Umbro

13 maggio 2024 ore 9.30 – Arco dell Pace | Guardea

20 maggio 2024 ore 9.30 – Sala polivalente | Giove

03 maggio 2024 ore 10.00 – Centro Sociale | Penna

di e con Claudio M. Paternò

e con Ingrid Monacelli

Produzione: MTTM Micro Teatro Terra Marique APS

Un piccolo viaggio all’interno delle possibili fonti energetiche, quelle di ieri, di oggi e di domani: La legna, il carbone, il petrolio e i suoi derivati, l’energia nucleare per poi arrivare alle fonti rinnovabili sole, vento, i fiumi, il geotermico e a ipotesi futuristiche e fantasiose che potrebbero però stimolare, chissà, qualche esperimento futuro. Tutto questo calato nel mondo dei due personaggi Claudio e Ingrid… amici/nemici, che tra gang e paradossi che renderanno la materia leggera come vapore acqueo.

Babayaga

storia di una strega

Genere:

Teatro d’attore, di figura e oggetti

09 aprile 2024 ore 11.30 – Teatro Comunale | Tuoro 

22 aprile 2024 ore 11.30 – Teatro Caporali | Castiglione del Lago

scritto e diretto  da Claudio Massimo Paternò
con Ingrid Monacelli, Ladislava Laura Dujsikova
figure di Ladislava Laura Dujsikova e Claudio Massimo Paternò

Cosa vuol dire essere diversi? È qualcosa che ha che fare con la nascita oppure con i sentimenti? Potrebbe spiegarlo bene Yaga, che fin da bambina è sempre stata presa in giro dai suoi coetanei e schernita perché aveva un dente solo e una personalità forte. Crescendo, il mondo non è stato molto più dolce, con lei, infatti ha subito vessazioni e maldicenze di ogni tipo, che l’hanno convinta (o costretta) ad allontanarsi dalla società e a rifugiarsi nella sua pittoresca casina nei boschi, in compagnia solo dei suoi animali, di un cancello arrugginito e di un salice. Rifugge il mondo, Yaga, ci ha provato ma ha capito che il mondo non è posto per lei.

Forse però non è la sola a cercare rifugio nel bosco. Anche Michetta, bambina orfana e sensibile, amante del canto e buona d’animo, subisce le vessazioni dei suoi crudeli compagni di classe e fugge, scappa di casa.

L’incontro tra le due sembra essere inevitabile e fatale… ma saranno in grado di fare nascere un’amicizia? Oppure si tratta della solita fiaba riguardante una strega che mangia i bambini smarriti?

   La tradizionale fiaba russa viene reinterpretata in chiave contemporanea, puntando il dito su tematiche quali il bullismo, l’accettazione del diverso e la cooperazione. La narrazione procede con ritmo incalzante e con accattivanti effetti scenici, che permettono di moltiplicare la profondità dell’argomento. I piani di lettura sono moltissimi e tutti facilmente leggibili per i bambini. Una fiaba che fa riflettere, sorridere, divertire e anche un po’ commuovere.   

 Nota di regia

Yaga e Michetta sono due figure che rappresentano la diversità. Entrambe oggetti di pregiudizio da parte della comunità, sono emarginate e viste come strane. Vittime di bullismo decidono di seguire due strade differenti: Yaga l’autoisolamento e la fuga dal confronto in primis da sè stessa, Michetta l’autoformazione e un processo che la porterà ad accettare la propria diversità. I destini dei due personaggi sono legati tra loro e l’evoluzione della prima è in relazione con l’evoluzione della seconda. Entrambe impareranno innanzitutto a comprendersi, accettarsi e a rapportarsi con l’altro in modo costruttivo. Un viaggio “fantastico” nella foresta tenebrosa del proprio inconscio.

Leggera

Genere:

Teatro d’attore

15 marzo 2024 ore 21.00  – Qui Spazio Culturale | Perugia

scritto e diretto da Claudio Massimo Paternò

con Caterina Luciani Messinis

“Mamma sei morbida, calda e profumata, mamma…

Voglio stare sempre abbracciata a te…” In uno spazio bianco, spoglio, con pochi oggetti essenziali ed evocativi, alcune luci proiettano immense ombre sulle pareti candide e una persona, sola, racconta il dramma che vive in se stessa, nelle sue prigioni fisiche e mentali.

“Leggera” descrive la fame, non solo quella materiale ma anche la fame di affetti, di comunicazione, di sensazioni. Un bisogno che la protagonista tenta di compensare in un perpetuo aggrovigliarsi nel proprio labirinto fatto di piccoli gesti ossessivo-compulsivi, nel controllo di ogni particolare, nella ricerca costante della perfezione.

Lo spettacolo testimonia un momento della vita di una giovane donna, attraverso una narrazione indiretta, composta da frasi sconnesse e ripetitive, da immagini potenti e da una intensa carica emotiva.

L’orso felice

Genere:

danza

 

08 maggio 2024 ore 10.00 – Teatro Comunale | Nocera Umbra

di e con  Elisa Canessa Federico Dimitri

Produzione Compagnia DimitriCanessa e Pilar Ternera/NuovoTeatro delle Commedie – Livorno

L’Orso felice è un Orso che si fa molte domande e che ha nelle tasche, (non sapete che gli orsi hanno le tasche?), tre indizi: sono un orso molto gentile, sono un orso felice, sono un orso molto bello. Da questi indizi l’Orso Felice parte per la ricerca del proprio sé. Il viaggio si snoda tra alberi che crescono se non li guardi, tra silenzi piccoli, grandi, antichi e silenziosi e incontri con animali ed esseri che lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità. Liberamente ispirato all’Orso che non c’era di Oren Lavie lo spettacolo continua la ricerca della compagnia sull’identità e il viaggio iniziato con lo spettacolo di Alice dello scorso anno. Lavie si cimenta in un’opera filosofica, una moderna Alice attraverso lo specchio regalandoci un viaggio in un sognato ed eccentrico mondo alla ricerca del sé, tutto condito da un umorismo e un sorriso leggero, come solo un Orso Felice può avere.